Come abbiamo visto nel post dello scorso mese, gli indicatori di intasamento per applicazioni oleodinamiche sono dispositivi di segnalazione che avvisano l’operatore quando l’elemento filtrante sta raggiungendo il massimo grado di intasamento e deve pertanto essere sostituito.
Il dispositivo monitora l’aumento di pressione del fluido oleodinamico all’interno del filtro dovuto all’accumulo di contaminante sul setto filtrante.
Pertanto, quando l’indicatore emette il segnale significa che è necessaria la sostituzione dell’elemento filtrante.
Tipologie di indicatori di intasamento in pressione
A seconda dell’applicazione e delle modalità di monitoraggio prescelte per la verifica del livello di intasamento dell’elemento filtrante, esistono vari tipi di indicatori, che, sulla base di alcune caratteristiche tecniche, possono essere classificati come segue:
Se consideriamo la modalità di trasmissione dell’informazione da parte del sensore, gli indicatori si suddividono in
- indicatori visivi (visual indicator), che consentono di leggere direttamente sul sensore la pressione raggiunta. In alternativa, nella versione elettrica, al raggiungimento del livello di pressione preimpostato, il sensore cambia colore.
- Trasmettitori elettrici (pressure transmitter), sono dispositivi che convertono la pressione misurata in un segnale elettrico e consentono il monitoraggio continuo del livello di pressione. Se connessi al PLC (Programmable Logic Controller), possono fornire un’analisi predittiva per ottimizzare la pianificazione degli interventi di manutenzione, garantendo un’efficace gestione delle risorse.
- indicatore di pressione elettrici (pressure switch), sono dispositivi che aprono o chiudono un circuito elettrico, quando la pressione raggiunge il valore preimpostato. Questo permette di trasmettere un segnale elettrico, di solito al PLC, per avvisare quando è necessario sostituire l’elemento filtrante.
Se consideriamo invece la modalità di misurazione della pressione, gli indicatori si suddividono in
- Indicatori assoluti
- Indicatori differenziali
Indicatori assoluti
Vengono definiti assoluti perché misurano un unico valore (assoluto) di pressione all’interno del circuito.
Il funzionamento di un indicatore di intasamento assoluto è semplice ma efficace, costituito da un componente sensibile alla pressione collegato al filtro.
La pressione viene rilevata sul lato sporco del filtro in quanto è il lato in cui aumenta la pressione con l’intasamento del filtro.
Per il corretto utilizzo di questo indicatore si devono conoscere:
- Pressione del circuito
- Valore di variazione di pressione consentita all’interno del filtro prima di effettuare la sostituzione dell’elemento filtrante.
Con questi dati si può calcolare la pressione assoluta a cui l’indicatore deve arrivare per poi procedere con la manutenzione.
Solitamente questo tipo di indicatori è utilizzato per circuiti di bassa pressione.
Nella gamma UFI Hydraulics sono presenti diversi indicatori di pressione assoluti:
- Sensori visivi di pressione analogici (pressure gauge)
- Indicatore elettrico (pressure switch)
Indicatori differenziali
Vengono definiti differenziali perché l’output del sensore è il valore della differenza tra 2 pressioni rilevate. Per funzionare l’indicatore ha necessità di rilevare la pressione in 2 punti all’interno del filtro, a monte e a valle dell’elemento.
Questo sensore misura direttamente il delta di pressione determinato dal livello di intasamento dell’elemento.
Di solito è utilizzato nei circuiti ad alta pressione.
Nella gamma UFI Hydraulics sono presenti varie tipologie di indicatori di pressione differenziali:
- Sensori visivi differenziali, il sensore al raggiungimento del valore di pressione cambia colore.
- Sensori elettrici differenziali
- Sensori visivi-elettrici differenziali
- Sensori differenziali a doppia taratura
Indicatori di intasamento per applicazioni in aspirazione
Per le applicazioni in aspirazione è invece necessario rilevare le riduzioni di pressione all’interno di un sistema per monitorare quando viene raggiunto un determinato livello di vuoto.
Gli strumenti utilizzati per monitorare e controllare il vuoto in un sistema sono i vuotometri e i vuotostati.
I vuotometri, di tipo visivo, forniscono una visualizzazione diretta della pressione del vuoto, consentendo all’operatore di monitorare in tempo reale il livello di vuoto nel sistema e apportare eventuali regolazioni necessarie per mantenerlo stabile e affidabile.
I vuotostati rilevano i cambiamenti di pressione all’interno di un sistema e, quando viene raggiunto un determinato livello di vuoto, attivano i dispositivi di controllo, avvisando l’operatore.
Ne esistono sostanzialmente di tre tipi:
- con contatti elettrici (SPST) NORMALMENTE APERTI (N.A.)
- con contatti elettrici (SPST) NORMALMENTE CHIUSI (N.C.)
- con contatti elettrici in SCAMBIO (SPDT)
Questi dispositivi sono essenziali per garantire che il vuoto sia mantenuto entro limiti accettabili per il funzionamento ottimale di attrezzature e processi industriali.
Principali Benefici degli indicatori di intasamento
I principali benefici dell’utilizzo di un indicatore di intasamento sono:
- Monitoraggio continuo e costante delle condizioni dell’elemento filtrante, segnalando lo stato di efficienza del filtro;
- Ottimizzazione della manutenzione, indicando il momento più opportuno per la sostituzione dell’elemento filtrante;
- Prevenzione della contaminazione, grazie al segnale che entra in funzione prima dell’apertura del bypass;
- Prevenzione dei tempi di fermo, grazie alla segnalazione tempestiva di eventuali prestazioni critiche dell’elemento.
E’ pertanto importante selezionare un indicatore di intasamento adatto alle specifiche esigenze dell’applicazione, garantendo un monitoraggio efficace e una affidabile manutenzione preventiva.
Per identificare l’indicatore più adatto alle esigenze del tuo impianto, consulta la vasta gamma di indicatori di UFI Filters Hydraulics oppure contatta il nostro team commerciale per una consulenza personalizzata.