Nei mesi scorsi abbiamo approfondito le varie tipologie di trattamento utilizzate nel settore oleodinamico a protezione delle superfici metalliche, che rappresentano l’interfaccia tra il componente e l’ambiente che lo circonda.
Da sempre, è dedicata particolare attenzione alle superfici, ai processi e ai trattamenti utilizzati per ottenere migliori prestazioni e prevenire la corrosione, che porta progressivamente al degrado delle stesse, fino a rendere necessaria la sostituzione del componente danneggiato.
Nel corso degli anni, sono stati infatti sviluppati numerosi processi per evitare la corrosione, attraverso rivestimenti metallici, inorganici, oppure pitture idonei ad evitare il contatto diretto metallo-ambiente.
Tuttavia, a fronte delle nuove normative e delle crescente attenzione verso la sostenibilità dei materiali, questi trattamenti e processi sono sempre più spesso oggetto di analisi e rivalutazione in ottica green.
I rivestimenti utilizzati per prevenire la corrosione dei materiali costituiscono infatti talvolta un ostacolo alla riciclabilità dei materiali; inoltre alcuni trattamenti richiedono un notevole consumo di energia e comportano elevate emissioni di CO2 in atmosfera.
Maggior attenzione a materiali e trattamenti per una economia sempre più circolare
Nei prossimi anni, i processi di trattamento e protezione delle superfici svolgeranno pertanto un ruolo sempre più rilevante per le attività di life-extension, manufacturing, re-manufacturing e riparazione, per una crescita sempre più sostenibile ed una maggiore circolarità dell’economia.
Per i motivi appena illustrati, sarà sempre più necessario ripensare anche i processi e le lavorazioni attualmente in uso per il trattamento delle superfici.
In questo scenario, solo il supporto e la collaborazione con partner esperti permetterà di valutare le specificità della singola applicazione e le eventuali problematiche derivanti da un trattamento piuttosto che un altro.
Diventerà sempre più essenziale coniugare la ricerca delle miglior prestazioni con un minor impatto ambientale, sia in fase di produzione sia in fase di smaltimento a fine vita del prodotto.
Gli uffici tecnici e i progettisti dei vari componenti del sistema oleodinamico, filtri compresi, hanno infatti già iniziato e prendere in considerazione anche queste caratteristiche in fase di sviluppo, in modo da orientare la progettazione verso soluzioni circolari e performanti a minor impatto ambientale.
Anche UFI Filters Hydraulics, ormai da qualche anno, ha orientato le linee guida della propria progettazione in questa direzione, sostituendo alcuni trattamenti superficiali con processi a ridotto impatto ambientale.
I progettisti di UFI Filters Hydraulic stanno inoltre continuando a lavorare per trovare soluzioni di filtrazione sempre più innovative e a minor impatto ambientale, quali ad esempio gli elementi filtranti coreless, che permettono il totale incenerimento dell’elemento una volta esausto.
Report di sostenibilità e materiality impact
Per quanto riguarda inoltre la ricerca e lo sviluppo di nuovi trattamenti e materiali, UFI Filters Hydraulics può usufruire delle sinergie con il Gruppo UFI Filters, sia per l’utilizzo dei laboratori e dei centri di ricerca dedicati alle nuove tecnologie sia per la condivisione del know how specifico del settore automotive, da anni ormai sensibile ai temi della riciclabilità e della sostenibilità.
Il Gruppo UFI ha dato ampio spazio a questa tematica anche all’interno del secondo Rapporto di sostenibilità, pubblicato lo scorso mese, nella sezione dedicata al MATERIALITY IMPACT.
Per eventuali ulteriori approfondimenti e per il dettaglio delle azioni attualmente in corso sul tema, vi invitiamo a leggere il nostro report di sostenibilità.
Per ricevere invece una consulenza dedicata ad individuare la soluzione di filtrazione a minor impatto specifica per la vostra applicazione, vi invitiamo a contattare il nostro Team commerciale.